- Pubblicazione il 29 Novembre 2022
Scopo di questo studio è la valutazione dell’efficacia della riabilitazione respiratoria in pazienti affetti da “LONG COVID”. Gli effetti benefici della riabilitazione respiratoria sono stati chiaramente dimostrati in un'ampia gamma di condizioni patologiche. La riabilitazione respiratoria è un "intervento completo basato su un'approfondita valutazione del paziente seguita da terapie personalizzate che includono, ma non si limitano ad allenamento, educazione e cambiamento del comportamento, progettati per migliorare le condizioni fisiche e psicologiche delle persone con malattie respiratorie per promuovere l'adesione a lungo termine a comportamenti che migliorano la salute” come da dichiarazione ufficiale dell'American Thoracic Society/European Respiratory Society. Pertanto la riabilitazione potrebbe essere una valida opzione terapeutica nei pazienti con sintomi persistenti dopo COVID-19.
L’infezione da Sars Cov 2 (COVID-19) si è dimostrata essere una malattia non sempre a tempo limitato, poiché i sopravvissuti a COVID-19 affrontano il rischio di sequele a lungo termine tra cui manifestazioni respiratorie, neuropsichiatriche, cardiovascolari, ematologiche, gastrointestinali, renali ed endocrine, anche chiamate come “LONG COVID”. L'infiammazione persistente è considerata un mediatore chiave nella genesi multifattoriale delle sequele a lungo termine. Affaticamento, dispnea, debolezza muscolare e disagio psicologico sono tra i sintomi più frequenti riportati dai pazienti COVID-19 ospedalizzati dopo la dimissione. Anche una percentuale considerevole di individui a basso rischio con COVID-19 lieve presenta sintomi prolungati che influenzano la vita lavorativa, sociale e domestica.
Lo studio oggetto di questo articolo si è svolto su pazienti adulti seguiti tra maggio 2020 e aprile 2021 in un centro di riabilitazione polmonare ambulatoriale (Vienna, Austria) a causa di sintomi persistenti o progressivi dopo COVID-19. I pazienti sono stati analizzati in relazione a dati demografici (ad es. età, sesso, indice di massa corporea, livello di istruzione, fumo di sigaretta), comorbidità, farmaci e informazioni relative a COVID (data del test PCR positivo, gravità, decorso clinico e complicanze, segni e sintomi di lunga durata COVID).
I pazienti sono stati sottoposti a valutazione: della capacità funzionale, della funzione respiratoria, della dispnea, della qualità della vita.
Successivamente i pazienti sono stati sottoposti a riabilitazione multiprofessionale e individualizzata secondo le linee guida austriache per la riabilitazione polmonare ambulatoriale con un protocollo di allenamento personalizzato di resistenza, forza dei grandi gruppi muscolari e dei muscoli inspiratori per un periodo di 6 settimane, 3 volte a settimana per 3-4 ore ciascuna, sotto la supervisione di medici, fisioterapisti e specialisti dello sport. Un aspetto fondamentale del programma consisteva in un'educazione individualizzata del paziente, consulenza psicosociale da parte di uno psicologo, educazione nutrizionale da parte di un dietologo e sessioni per smettere di fumare.
L’endpoint primario dello studio era la variazione della distanza percorsa in 6 minuti (6MWD) dopo 6 settimane di riabilitazione.
Gli esiti secondari comprendevano il cambiamento nella scala dello stato funzionale post-COVID-19 (PCFS) (che varia da 0 a 4, con 0 che rappresenta nessuna limitazione funzionale e 4 gravi limitazioni funzionali), la scala modificata del Medical Research Council (mMRC) a riposo (che va da 0 a 4, dove 0 rappresenta l'assenza di dispnea e 4 la dispnea massima), la scala della dispnea di Borg valutata al massimo sforzo sul cicloergometro (che va da 0 a 10, con 0 che rappresenta assenza di dispnea e 10 dispnea massima), il test Sit to Stand in 1 minuto (1-MSTST) e il carico di lavoro massimo in watt misurato su un cicloergometro.
Il percorso riabilitativo proposto in pazienti affetti da LONG COVID ha migliorato significativamente la capacità di esercizio fisico. In questa coorte, la maggior parte dei pazienti soffriva di COVID-19 da lieve a moderato, ma presentava limitazioni sostanziali sotto forma di sintomi persistenti tra cui ridotta capacità di esercizio, dispnea, affaticamento e compromissione funzionale. E’ stato rilevato
un abbassamento di un grado sulla scala PCFS, un aumento della funzione polmonare (cioè FEV1 e DLCO) e della forza dei muscoli inspiratori e sono stati osservati miglioramenti significativi anche negli endpoint secondari, tra cui dispnea, affaticamento e qualità della vita.
Nonostante la loro giovane età e il 6MWD basale piuttosto elevato, i partecipanti hanno migliorato il loro 6MWD di due volte il MCID, che è sostanzialmente più alto rispetto ai dati di riabilitazione in altre malattie respiratorie. Miglioramenti simili nella capacità di esercizio sono stati osservati nel carico di lavoro massimo e nell'1-MSTST. Inoltre, i pazienti hanno migliorato il loro livello di dispnea durante le attività quotidiane (scala mMRC) e al massimo sforzo (scala Borg) ed è stata rilevata una riduzione clinicamente significativa dell'affaticamento. E’ stato osservato un aumento del 14,9% della qualità della vita sulla scala analogica visiva a 5 dimensioni del gruppo EuroQol.
I benefici psicosociali della riabilitazione sono importanti quanto i benefici fisici in quanto sono interconnessi. Numerosi studi hanno mostrato un miglioramento clinicamente rilevante dei sintomi di ansia e depressione con un percorso riabilitativo.
In cocnclusione la riabilitazione polmonare individualizzata multiprofessionale sembra essere un'importante strategia di trattamento per i sopravvissuti a COVID-19 con sintomi persistenti o progressivi. La causa delle sequele a lungo termine in COVID-19 è attualmente sconosciuta. Tuttavia, è evidente ora che non solo la maggior parte dei sopravvissuti al COVID-19 dimessi dall'ospedale, ma anche i pazienti con trattamento domiciliare necessitano di un modello integrato di assistenza per riconoscere e trattare le conseguenze a lungo termine di questa malattia multiorgano. Pertanto, i medici dovrebbero monitorare i pazienti COVID-19 e valutare una potenziale necessità di riabilitazione. In sintesi, i risultati di questo studio supportano la riabilitazione
personalizzata come modello integrato di cura per i pazienti con LONG COVID.
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