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Il presente articolo descrive una revisione sistematica di nove studi per valutare gli effetti riabilitativi dell’agopuntura sulla disfunzione diaframmatica nel paziente affetto da BPCO.

Nella bronchite cronica ostruttiva (BPCO) si rilevano, oltre ai noti danni polmonari, danni extrapolmonari tra cui una disfunzione del diaframma che si manifesta in termini di alterazioni strutturali, atrofia muscolare e declino del tono e della forza muscolare che causano incremento della dispnea, ridotta capacità di esercizio e ridotta qualità della vita.

Oltre all’ottimizzazione della terapia medica si è sempre alla ricerca di metodi che possano potenziare gli effetti benefici di un percorso riabilitativo respiratorio.

L’agopuntura è una metodica terapeutica supportata dalla teoria della Medicina Tradizionale Cinese ed è stata utilizzata in tutto il mondo per la riabilitazione di molte malattie polmonari inclusa la BPCO. Si tratta di una terapia sicura, se in mani esperte, e senza effetti collaterali.

Ha un effetto regolatorio sulla ventilazione e migliora la disfunzione muscolare scheletrica nei pazienti con BPCO. Juan e collaboratori hanno valutato che l’agopuntura combinata con l’esercizio fisico riduce la fatica indotta dall’esercizio e quindi aumenta le potenzialità dell’esercizio stesso in pazienti con BPCO stabile.

Studi recenti hanno documentato che l’agopuntura agisce sull’atrofia e l’affaticamento del diaframma così come altri metodi riabilitativi respiratori.

In questa revisione sono stati selezionati 9 studi. Criteri di inclusione:

  • trial randomizzati controllati
  • maschi e femmine con BPCO stabile o riacutizzata
  • il gruppo di controllo ha ricevuto il trattamento standard o il trattamento standard con agopuntura placebo

Nei diversi studi è stata utilizzata agopuntura con aghi filiformi, agopuntura riscaldante (moxa), agopuntura con aghi grossi, e agopuntura addominale. I punti selezionati erano in parte differenti nei diversi studi, vi erano peraltro molte ricorrenze e punti comuni. In media venivano utilizzati tra i 6 e i 12 punti di agopuntura.

Nell’ambito della teoria della Medicina Tradizionale Cinese la disfunzione diaframmatica nella BPCO è legata alla debolezza del polmone, milza e rene. Con l’agopuntura viene trattato il sintomo ma anche la radice del problema patologico.

Pertanto le regole che hanno governato la scelta dei punti di agopuntura negli studi selezionati per il trattamento della disfunzione diaframmatica nella BPCO sono:

  1. seguendo le basi della Medicina Tradizionale Cinese: tonificando il meridiano della milza ne ha beneficio il polmone
  2. i principali punti trattati sono sull’addome e sulla schiena: secondo la Medicina Tradizionale Cinese i visceri sono connessi alla schiena e all’addome attraverso i meridiani e i punti di agopuntura della schiena e dell’addome possono riflettere lo stato dei visceri e regolarne la funzione
  3. i principali punti scelti erano sui meridiani di polmone, milza, rene e stomaco
  4. i punti locali venivano combinati con punti specifici in associazioni frequenti

Meccanismi d’azione dell’agopuntura nella disfunzione diaframmatica.

Dagli studi effettuati su ratti è emerso che l’agopuntura agisce secondo le seguenti modalità:

  1. effetto sulle citochine infiammatorie: le linee guida GOLD enfatizzano che la risposta infiammatoria causata da irritanti cronici può essere correlata ad alcune complicanze della BPCO. L'infiammazione va a inficiare in modo diretto e indiretto la funzione muscolare nel paziente BPCO: gli irritanti cronici possono attivare e aumentare i livelli delle citochine pro-infiammatorie (es. TNF alfa) con attivazione di una cascata di eventi che portano all’attivazione della proteolisi diaframmatica e fanno virare l’equilibrio metabolico in catabolismo. Inoltre il TNF alfa può causare apoptosi cellulare con conseguente atrofia diaframmatica. Diversi studi hanno evidenziato che l’agopuntura riduce i livelli di TNF alfa nel tessuto diaframmatico dei ratti con fatica muscolare. Inoltre è stato evidenziato che l’elettroagopuntura riduce l’espressione della proteina ubiquitaria MuRF1 e la proteina MyoD. Sulla base di questi modelli l’agopuntura andrebbe ad indurre una riduzione della proteina MuRF-1 e UPS (ubiquitin proteasome system) grazie alla riduzione delle citochine pro-infiammatorie nel tessuto diaframmatico in modo da ridurre la degradazione proteica del tessuto muscolare e l’atrofia.
  2. effetto sullo stress ossidativo: l’agopuntura promuove il bilanciamento dinamico del sistema degli enzimi antiossidanti (SOD/LPO, NOS/NO, GSH/GSSG) e regola NADPH (nicotinamide adenine dinucleotide phosphate oxidase) e le catene complesse mitocondriali che sono collegate alla produzione ed eliminazione dei composti dell’ossigeno ad alta attività ossidante.
  3. effetti sul drive respiratorio: si ipotizza che l’agopuntura partecipi nell’aumentare il drive respiratorio nei pazienti BPCO interferendo con il sistema dell’orexina (OX), una neuropeptide che attiva il drive respiratorio.

In tutti e 9 gli studi sono state riportate significative differenze nella MIP e ARMM (la scala per la mobilità dei muscoli respiratori accessori) nei pazienti trattati con agopuntura rispetto ai controlli (che hanno ricevuto trattamento standard oppure trattamento standard e agopuntura placebo) con miglioramento dell’efficacia di un contestuale percorso riabilitativo.

In sette studi è stato documentato anche un incremento di parametri ventilatori (FVC, FEV1, FEV1/FVC e MVV) dimostrando che la limitazione al flusso nella BPCO  non è completamente irreversibile. In cinque studi è stato documentato anche un miglioramento della paO2 e della paCO2.

Conclusioni: a conclusione viene proposto uno schema di punti che combina punti locali e una raccolta di punti che regolano polmone, milza, rene e stomaco oltre a punti locali per trattare il diaframma in modo da trattare sia la manifestazione sia la radice della malattia.

L’agopuntura ha dimostrato un effetto positivo per incrementare la forza muscolare del diaframma in pazienti affetti da BPCO stabile o in riacutizzazione. Inoltre l’agopuntura ha anche dimostrato un effetto di potenziamento nel migliorare la funzione polmonare, l’ipossia e la ritenzione della CO2. L’agopuntura può aiutare nel prevenire ed alleviare l’insufficienza respiratoria, una complicanza della disfunzione diaframmatica nel paziente BPCO.

Le considerazioni riportate sono limitate dal basso numero di studi inclusi e dell'eterogeneità dei protocolli utilizzati, ma i risultati rimangono positivi e pertanto meritevoli di ulteriori indagini.

 

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