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Introduzione
EBUS-TBNA (Transbronchial Needle Aspiration) è la tecnica di elezione che consente di studiare e campionare lesioni mediastiniche o a stretto contatto con le vie aeree centrali. L’accuratezza, la sensibilità e la specificità della metodica, la rendono procedura di scelta nella diagnosi di metastasi linfonodali e nella stadiazione del mediastino nel tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) come raccomandato dalle linee guida (1). Nel caso di malattie benigne con complessa istologia (linfomi) o di malattie rare come la malattia di Castelman, la piccola quantità di materiale ottenuta con un agoaspirato potrebbe impedire l’esecuzione di esami (immunoistochimica e analisi molecolari) oggi ritenuti fondamentali per il raggiungimento della diagnosi corretta (2). Inoltre l’introduzione della NGS (Next Generation Sequencing) ha portato a richiedere sempre maggior quantità di tessuto soprattutto nell’adenocarcinoma. Sempre più dati sono presenti in letteratura sull’utilizzo di una tecnica EBUS-TMC (Transbronchial Mediastinal Cryobiopsy) che unisce una metodica poco invasiva (EBUS), a una metodica capace di ottenere campione di maggiori dimensioni (criosonda).

Sintesi dello studio
Partendo da questi presupposti, gli Autori dell’articolo hanno condotto uno studio retrospettivo monocentrico su pazienti sottoposti a EBUS-TBNA e EBUS-TMC nel corso della stessa seduta, e hanno riportato dati relativi a resa diagnostica e complicanze. Nello studio sono stati inseriti 48 pazienti afferenti alla UO di Pneumologia dell’Ospedale Pierantoni di Forlì per riscontro, alla TC torace, di lesioni mediastiniche e/o lesioni adiacenti alle vie aeree centrali. Tutti i 48 pazienti sono stati sottoposti a EBUS dopo intubazione con tracheoscopio rigido e mantenuti in respiro spontaneo. Nella stessa procedura veniva eseguito EBUS-FNA con un ago 22 G e EBUS-TMC usando una criosonda flessibile 1,1 mm. Sia TBNA che TMC venivano eseguite sotto guida EBUS, e il prelievo veniva eseguito sulle linfoadenopatie o sulle masse mediastiniche preventivamente identificate alla TC torace. La procedura veniva articolata in due parti: nella prima parte veniva eseguito EBUS-TBNA utilizzando l’ago 22 G all’interno del canale operativo dell’EBUS; nella seconda parte, la criosonda 1,1 mm veniva introdotta nel canale operativo del broncoscopio EBUS e veniva spinta delicatamente fino al punto del mediastino in cui era stato effettuato il primo passaggio con l’ago 22G sotto guida ecografica fornita dal broncoscopio EBUS. Veniva quindi attivata la criosonda con tempo di congelamento di circa 6 secondi, al termine dei quali contemporaneamente venivano tirati en bloc il broncoscopio EBUS con la criosonda al suo interno. I prelievi ottenuti venivano conservati in soluzione salina e fissati in formalina. Il patologo eseguiva quindi i test di immunoistochimica e NGS.
La resa diagnostica di EBUS-TBNA nello studio è stata di EBUS-TBC.
In particolare la resa diagnostica di EBUS-TBNA e EBUS-TMC relativamente al NSCLC è sovrapponibile e pari a circa il 91,6%.
L’espressione di PD-L1 è stata ottenuta con immunoistochimica in 9 casi di adenocarcinoma (8 casi diagnosticati con la criosonda ed 1 con EBUS-FNA). I patologi sono riusciti a ottenere materiale per NGS esclusivamente nei prelievi eseguiti con criosonda.
Relativamente alla diagnosi di sarcoidosi, la resa diagnostica è stata di 78,5% con EBUS-TBNA versus 92,8% con EBUS-TMC. In particolare EBUS-TBNA ha consentito di rilevare granulomi non necrotizzanti in un paziente, mentre EBUS-TMC ha consentito di identificare i granulomi in 13 pazienti, permettendo la diagnosi di sarcoidosi.
Riguardo le malattie linfoproliferative mediastiniche, EBUS-TMC ha consentito la diagnosi di linfoma di Hodgkin in due casi, mentre con TBNA non è stato possibile ottenere tale diagnosi.
EBUS-TMC ha consentito la diagnosi di altre patologie come il Mesotelioma (un caso), sarcoma dell’arteria polmonare (un caso) carcinoide (un caso), malattia di Castleman (due casi), amartoma (un caso), silicosi (due casi). Nessuna di queste diagnosi è stata possibile con l’utilizzo con EBUS-TBNA.
Inoltre EBUS-TMC ha consentito la diagnosi di 8 casi di linfoadenite iperplastica dove EBUS-TBNA dimostrava solo la presenza di linfociti.
L’utilizzo di EBUS-TBNA non ha consentito di raggiungere la diagnosi in 22 procedure (45,8%), mentre l’utilizzo di EBUS-TBC non ha consentito la diagnosi in sole 2 procedure (4,1%).
La procedura non ha causato eventi avversi come sanguinamento maggiore, pneumodiastino o pneumotorace.

Discussione
Questo studio dimostra che la resa diagnostica di EBUS-TMC nella tipizzazione di lesioni mediastiniche o adiacenti alle vie aeree principali è maggiore rispetto a quella osservata con l’utilizzo di EBUS-TBNA (95,8% vs 54,1%). La maggiore resa diagnostica di EBUS-TMC è legata alle maggiori dimensioni dei campioni ottenuti (3) rispetto a EBUS-TBNA che consentono, da un lato di diagnosticare patologie con maggiore complessità istologica (disordini linfoproliferativi, tumori rari o malattie benigne), dall’altro di eseguire esami di immunoistochimica e NGS (su campioni positivi per NSCLC).
Infine, il profilo di sicurezza della criobiopsia sul mediastino è simile a quello osservato per EBUS-FNA.

Bibliografia
1. Detterbeck FC, Jantz MA, Wallace M, et al. Invasive mediastinal staging of lung cancer: ACCP evidence-based clinical practice guidelines (2nd edition). Chest 2007;132(3Suppl):202S-20S.
2. Labarca G, Sierra Ruiz M, Kheir F, et al. Diagnostic accuracy of endobronchial ultrasound transbronchial needle aspiration in lymphoma. A systematic review and meta-analysis. Ann Am Thorac Soc 2019;16:1432-9.
3. Ariza-Prota M, Perez-Pallares J, Fernandez-Fernandez A, et al. Endobronchial ultrasoundguidedtransbronchial mediastinal cryobiopsy in the diagnosis of mediastinal lesions: safety, feasibility and diagnostic yield-experience in 50 cases. ERJ Open Res 2023;9:00448-2022.