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INTRODUZIONE

L’agoaspirazione transesofagea ecoguidata attraverso l’uso del broncoscopio (EUS-B-FNA) è una metodica divenuta di impiego pressoché routinario nella diagnosi e stadiazione del tumore del polmone, consentendo il prelievo cito-istologico delle stazioni linfonodali adiacenti all’esofago e altrimenti non campionabili per via transbronchiale [1]. È inoltre via privilegiata per il campionamento di lesioni surrenaliche sinistre concomitanti in caso di sospette localizzazioni neoplastiche metastatiche [2].

È noto che la metodica, rispetto alla broncoscopia, è meglio tollerata dal paziente, provoca meno reazioni avverse quali tosse e desaturazione, richiede meno dosi di anestetico ed è generalmente più breve e pertanto preferita nei pazienti con patologia respiratoria o che non tollerano la broncoscopia [3].

Di particolare interesse è quindi il ruolo dell’EUS-B-FNA anche nella diagnosi delle lesioni polmonari periferiche: in questo contesto, le linee guida, sulla scorta dei dati acquisiti con l’utilizzo del gastroscopio (EUS-FNA), suggeriscono il campionamento transesofageo in caso di lesioni adiacenti l’esofago non altrimenti raggiungibili per via broncoscopica [1]. In tal senso i dati in letteratura che valutino i predittori di successo della metodica sono piuttosto scarsi.

Accuracy and Predictors of Success of EUS-B-FNA in the Diagnosis of Pulmonary Malignant Lesions: A Prospective Multicenter Italian Study

SINTESI DELLO STUDIO

Da tali presupposti è stato disegnato questo studio prospettico multicentrico italiano con

con arruolamento complessivo di 107 pazienti.

L’end-point primario era rappresentato dall’accuratezza diagnostica dell’EUS-B-FNA nell’approccio alle lesioni parenchimali polmonari.

Gli obiettivi secondari dello studio invece erano i seguenti:

  • La determinazione della resa diagnostica dell’EUS-B-FNA nelle lesioni polmonari para-esofagee;
  • L’identificazione dei predittori di successo nelle lesioni maligne;
  • La valutazione dei predittori di successo dell’analisi bio-molecolare dei tumori polmonari non a piccole cellule (NSCLC) centrali localmente avanzati o metastatici.

Dallo studio è emersa una accuratezza diagnostica del 95.2%, con sensibilità (SE), specificità (SP), valore predittivo positivo (VPP) e valore predittivo negativo (VPN) rispettivamente pari a 95%, 100%, 100% e 58.3%; è stata inoltre riscontrata una adeguatezza dei campioni per l’analisi biomolecolare dei NSCLC nel 92.9% dei casi.

Non sono emerse correlazioni fra la diagnosi di malignità e altre variabili clinico-demografiche e procedurali (sede e dimensioni della lesione, distanza dall’esofago, calibro dell’ago utilizzato, numero di passaggi, uso della rapid-on-site-evaluation (ROSE), natura della lesione, esperienza dell’operatore) ad eccezione del ricorso alla ROSE che si è rivelato predittore di successo nell’analisi bio-molecolare del NSCLC localmente avanzato/metastatico.

La metodica è apparsa inoltre sicura con un tasso di complicanze inferiore all’1%.

DISCUSSIONE

Negli ultimi anni, l’EUS-B-FNA ha acquisito un ruolo di rilievo nella diagnosi delle linfoadenopatie delle stazioni linfonodali mediastiniche adiacenti l’esofago.

Il presente studio, con i pregi della multicentricità e del disegno prospettico, ha confermato l’eccellente resa diagnostica dell’EUS-B-FNA anche nel campionamento delle lesioni parenchimali, a fronte di dati di sicurezza assolutamente confortanti.

Di particolare interesse è il dato discordante osservato per quanto riguarda il VPN, che pure potrebbe essere inficiato dalla alta prevalenza di lesioni neoplastiche nel campione.

Parimenti di rilievo è il dato di adeguatezza del campione per le analisi di biologia molecolare nel NSCLC localmente avanzato e metastatico, che appare essere influenzata unicamente dal ricorso o meno alla ROSE, sia essa eseguita da uno pneumologo esperto, sia da un cito-patologo dedicato. Nell’attuale panorama oncologico, in cui la valutazione dell’assetto mutazionale delle neoplasie polmonari condiziona radicalmente il percorso diagnostico terapeutico [4], tale dato supporta ulteriormente il ricorso all’EUS-B-FNA nel percorso diagnostico-stadiativo delle lesioni parenchimali adiacenti all’esofago e conferma il ruolo della ROSE durante le procedure broncoscopiche.

 

BIBLIOGRAFIA

  1. Vilmann P, Clementsen PF, Colella S, et al. Combined endobronchial and oesophageal endosonography for the diagnosis and staging of lung cancer. European Society of Gastrointestinal Endoscopy (ESGE) Guideline, in cooperation with the European Respiratory Society (ERS) and the European Society of Thoracic Surgeons (ESTS). Eur Respir J. 2015;46(1):40-60. doi:10.1183/09031936.00064515

  2. Gasparini S, Bonifazi M. Bronchoscope: beyond the thorax!. 2015;89(1):17-18. doi:10.1159/000370127

  3. Mondoni M, D'Adda A, Terraneo S, et al. Choose the best route: ultrasound-guided transbronchial and transesophageal needle aspiration with echobronchoscope in the diagnosis of mediastinal and pulmonary lesions. Minerva Med. 2015;106(5 Suppl 1):13-19.

  4. Ettinger DS, Wood DE, Aggarwal C, et al. NCCN Guidelines Insights: Non-Small Cell Lung Cancer, Version 1.2020. J Natl Compr Canc Netw. 2019;17(12):1464-1472. doi:10.6004/jnccn.2019.0059