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Obiettivi dello studio
Nella grande maggioranza dei pazienti con neoplasia maligna (fino al 90%), è stata dimostrata una condizione di ipercoagulabilità ematica che favorisce l’insorgenza di tromboembolismo venoso (TEV) contribuendo in modo significativo alla morbilità e mortalità (1,2).
Il cancro del polmone presenta un’elevata prevalenza e mortalità. La tromboembolia venosa (TEV) è considerata la terza malattia cardiovascolare più comune. Nel follow-up, il cancro del polmone con TEV di solito influenza la sopravvivenza complessiva e, per questo motivo, la vigilanza e la diagnosi precoce della TEV sono importanti. Ruiyuan Yang e i suoi colleghi hanno eseguito una revisione per valutare l’incidenza di TEV e i suoi fattori di rischio (1,3).

Metodi                                                                                                                                           
Gli autori hanno effettuato ricerche correlate nei database PubMed, Web of Science, Embase e Cochrane fino al 30 novembre 2023, ed estratto informazioni su incidenza, odds ratio (OR), hazard ratio (HR) e relativi intervalli di confidenza (IC) al 95%, per valutare l'incidenza di TEV e i suoi fattori di rischio (2,5).

Risultati
Nello studio sono stati inclusi un totale di 54 articoli e 873.292 record. Le incidenze aggregate di TEV ed EP erano rispettivamente del 6% e del 3%. L'analisi dei sottogruppi ha rivelato che lo stadio del tumore, dei linfonodi e delle metastasi (TNM) (HR= 5,43, 95% CI: 2,42, 12,22), le metastasi (HR= 2,67, 95% CI: 1,35, 5,29) e la chemioterapia (HR= 2,27, 95% CI: 1,11, 4,65) hanno avuto un'influenza importante sull'insorgenza di TEV (2-5).

Conclusioni
Il cancro polmonare complicato da TVE è inevitabile, e la sua incidenza varia ampiamente in base allo stadio del tumore, al tipo istologico e al trattamento. I risultati possono aiutare nel processo decisionale-clinico sul cancro polmonare nei pazienti ad alto rischio con TVE ai fini di effettuare una profilassi anticoagulante, specialmente nei pazienti fragili.

Commenti    
In relazione all’elevato rischio di TEV in soggetti con neoplasie maligne in generale, e in particolare nel cancro del polmone, e in relazione all’elevata percentuale di mortalità relativa alla TEV, è consigliata una profilassi anticoagulante. La profilassi consiste nell’antagonizzare la produzione di pro-coagulanti dalle cellule tumorali, dall’ospite, e da fattori di comorbilità quali età avanzata, immobilità del paziente, malnutrizione, alterazioni del flusso ematico legato alla neoplasia, interventi chirurgici, cateteri venosi centrali, chemioterapia, radioterapia.                                          

Bibliografia

  1. Olaf M, Cooney R. Deep venous trombosis. Emerg Med Clin North Am 2017;35:743-70.
  2. Cohen AT, Katholing A, Rietbrock S, et al. Epidemiology of first and recurrent venous thromboembolism in patients with active cancer. A population-based cohort study. Thromb Haemost 2017;117:57-65.
  3. ISTH Steering Committee for World Thrombosis Day. Thrombosis: a major contributor to global disease burden. Thromb Haemost 2014;112:843-52.
  4. Heit JA, Spencer FA, White RH. The epidemiology of venous thromboembolism. J Thromb Thrombolysis 2016;41:3-14.
  5. Spencer FA, Emery C, Joffe SW, et al. Incidence rates, clinical profile, and outcomes of patients with venous thromboembolism. The Worcester VTE study. J Thromb Thrombolysis 2009;28:401-9.