- Pubblicazione il 05 Novembre 2021
La fibrosi polmonare rappresenta una delle maggiori cause di ipossiemia da sforzo con relativa fatica muscolare e riduzione della qualità di vita (1). Gli autori di questo studio prospettico in singolo cieco, si sono chiesti se la supplementazione di O2 durante lo sforzo potesse migliorare le suddette problematiche. Pertanto sono stati reclutati 15 pazienti (12 maschi, 3 femmine, 9 con IPF) con diagnosi radiologica di malattia interstiziale polmonare cronica, assenza di riacutizzazioni con necessità di corticosteroide nei tre mesi precedenti e storia di desaturazione ossiemoglobinica sotto sforzo (6' WT). Assieme ad altri 15 pazienti (controllo) sono stati sottoposti a test cardiopolmonare da sforzo (CPET) al cicloergometro con carico costante (60% del picco di lavoro) fino ad esaurimento muscolare e sintomatologico. La concentrazione ossiemoglobinica è stata valutata mediante tecnica NIRS (spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso) sul muscolo vasto laterale (2) mentre una stimolazione magnetica indotta su nervo femorale con delta pre-post esercizio è stata necessaria per quantificare la fatica muscolare (3).
I pazienti hanno evidenziato ipossiemia severa (80% +/- 7,6%) associata a fatica muscolare rispetto al gruppo di controllo (p<0.05). La correzione dell'ipossiemia era correlata a riduzione della frequenza cardiaca, del volume corrente e della ventilazione/minuto (p<0.05). I pazienti hanno inoltre evidenziato un aumento del delta della fatica muscolare pre-post esercizio rispetto al controllo.
Il supplemento di ossigeno ha comportato una migliore tolleranza allo sforzo evidenziata da ridotto delta di fatica muscolare e miglioramento dei valori di saturazione ossiemoglobinica muscolare mediante misurazione spettroscopica (NIRS).
Tale studio risulta il primo atto ad investigare se pazienti ipossiemici, affetti da malattia interstiziale polmonare con intolleranza allo sforzo fisico, potessero trarre giovamento dal supplemento di ossigeno in termini di miglioramento di saturazione ossiemoglobinica muscolare e riduzione dello sforzo muscolare.
Esiste un'evidenza in crescita riguardo i danni indotti dall'ipossiemia a carico dell'apparato locomotore nell'ambito delle patologie croniche polmonari disfunzionali (4). In conclusione, questi dati possono risultare utili per dimostrare la riduzione della dispnea e della fatica indotte dal supplemento di ossigeno in questa classe di pazienti. Pertanto la possibilità di utilizzo nei percorsi riabilitativi è necessaria allo scopo di migliorare l'attività muscolare e la tolleranza allo sforzo.
Bibliografia
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