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I bambini e gli adolescenti sono molto suscettibili alla dipendenza da nicotina, che determina effetti negativi sul loro sviluppo cerebrale. L’uso delle sigarette elettroniche (e-sig) tra i giovani è aumentato drasticamente negli ultimi anni in tutto il mondo. Attraverso le sigarette elettroniche i giovani inalano nei polmoni un aerosol di nicotina e altre sostanze chimiche. Sebbene non ci siano norme specifiche sul contenuto, questi dispositivi contengono solitamente un agente veicolante (di solito glicole propilenico e glicerina), sostanze aromatizzanti e nicotina. Inoltre possono contenere sostanze tossiche generate dal riscaldamento delle soluzioni in esse presenti o come contaminanti (1). Le industrie che le producono diffondono il messaggio che questi dispositivi sono più sicuri delle sigarette nonostante la mancanza di prove empiriche a sostegno di questa affermazione. I dati in letteratura mostrano che le sigarette elettroniche sono in grado di saturare i recettori nicotinici nel cervello esattamente come le sigarette convenzionali e i vapori inalati con tali dispositivi possono contenere metalli pesanti come nichel, stagno e piombo. Nelle e-sig vengono spesso aggiunte sostanze aromatizzanti che possono risultare tossiche quando inalate. Studi in vitro infatti hanno mostrato che queste sostanze aromatizzanti danneggiano le cellule epiteliali delle vie aeree e studi condotti in vivo sul lavaggio bronchiolo-alveolare proveniente da fumatori di sigarette elettroniche hanno mostrano danni a carico delle cellule dell’epitelio respiratorio (2).
Dai dati raccolti per l’US National Youth Tobacco Survey oltre 1,6 milioni di studenti delle scuole superiori e circa 5.000.000 studenti delle scuole medie hanno usato sigarette elettroniche nel 2015. L’interesse verso tali dispositivi tra i giovani è dovuto all’idea comune che siano dispositivi sicuri e dall’uso di piacevoli sostanze aromatizzanti al loro interno, che normalmente non sono presenti nelle sigarette convenzionali (3). Tali dispositivi sono spesso commercializzati usando le stesse tattiche commerciali già ampliamente utilizzate per influenzare e invogliare i giovani all’uso delle sigarette convenzionali. Tuttavia abbiamo pochi studi che hanno analizzato l’efficacia della pubblicità delle e-sig sui bambini e sugli adolescenti. Ad esempio uno studio inglese su 600 bambini di età compresa tra 11 e 16 anni, ha dimostrato che la pubblicità di questi dispositivi aumenta l’interesse a provarle. Per questo motivo, la pubblicità su e-sig sui media accessibili ai giovani dovrebbe essere vietata e il marketing dei produttori di sigarette elettroniche dovrebbe essere attentamente monitorato. Una metanalisi di sette studi che includevano oltre 8.000 adolescenti e giovani adulti ha inoltre fatto emergere che gli utilizzatori di sigarette elettroniche hanno un rischio quattro volte maggiore di passare all’uso nel tempo anche delle sigarette convenzionali rispetto ai non fumatori di e-sig (4) e successivi studi a questa metanalisi hanno dato analogo risultato: il loro uso è fortemente associato al successivo avvio all’uso di sigarette convenzionali tra gli adolescenti. La regolamentazione dell’uso delle e-sig è molto diversa da stato a stato. In Europa, ad esempio, il Portogallo ha norme rigide su loro uso e sulla loro promozione nei confronti dei bambini, mentre la Svizzera vieta solamente la vendita delle e-sig che contengono nicotina ai bambini e adolescenti. Nel 2016, solo 23 Paesi avevano attuato politiche di età minima di acquisto. Inoltre i minori possono acquistare facilmente le e-sig su internet dove spesso non viene fatta una verifica dell’età. Sicuramente normative più ferree sull'utilizzo di tali dispositivi potrebbe abbattere la diffusione tra i giovani. Ad esempio la Corea ha regolamentato l’uso della sigaretta elettronica esattamente come le sigarette convenzionali vietandone l’uso negli ambienti chiusi e applicando a tali dispositivi le stesse tassazioni delle sigarette. Grazie a ciò dal 2011 al 2015 la prevalenza dell'uso delle sigarette elettroniche è rimasta stabile al 4% in Corea, mentre negli USA, dove non vi è una chiara regolamentazione delle e-sig, la prevalenza è aumentata drammaticamente dall'1% all'11% durante lo stesso periodo (5).
Sulla base di queste informazioni, le società respiratorie internazionali raccomandano quanto segue:

  1. le e-sig, per proteggere i giovani, dovrebbero essere considerate come i prodotti del tabacco e regolamentate come tali;
  2. la vendita di e-sig agli adolescenti e ai giovani adulti dovrebbe essere proibita da tutte le nazioni;
  3. tutte le forme di promozione dovrebbero essere regolamentate, specie sui media facilmente accessibili ai giovani;
  4. le sostanze aromatizzanti nelle e-sig contenenti nicotina dovrebbero esser vietate in quanto aumentano nei giovani l’attrazione verso tali dispositivi;
  5. poiché il vapore delle sigarette elettroniche contiene prodotti chimici nocivi, l’uso di e-sig dovrebbe essere vietato in luoghi chiusi, parchi pubblici e luoghi in cui sono presenti bambini e giovani;
  6. dovrebbero esser  condotte  ulteriori  ricerche per comprendere a pieno gli effetti fisiologici e i danni derivanti delle sigarette elettroniche;
  7. una maggiore sorveglianza sull’uso delle e-sig in tutti i contesti sociali e lavorativi dovrebbe esser svolta in tutti i paesi per comprenderne meglio la portata e la minaccia per la salute dei giovani.

Bibliografia

  1. Morean ME, Kong G, Camenga DR, et al. High school students’ use of electronic cigarettes to vaporize cannabis. Pediatrics 2015;136:611-6.
  2. Ghosh A, Coakley RC, Mascenik T, et al. Chronic e-cigarette exposure alters the human bronchial epithelial proteome. Am J Respir Crit Care Med 2018;198:67-76.
  3. Singh T, Arrazola RA, Corey CG, et al. Tobacco use among middle and high school students – United States, 2011–2015. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2016;65:361-7.
  4. Soneji S, Barrington-Trimis JL, Wills TA, et al. Association between initial use of e-cigarettes and subsequent cigarette smoking among adolescents and young adults: a systematic review and meta-analysis. JAMA Pediatr 2017;171:788-97.
  5. Cho HJ, Dutra LM, Glantz SA. Differences in adolescent e-cigarette and cigarette prevalence in two policy environments: South Korea and the United States. Nicotine Tob Res 2018;20:949-53.