Il virus COVID-19 o SARS-CoV-2 è caratterizzato da una elevata contagiosità e capacità di diffondere per via aerea nell’ambiente; questo spiega l’estrema pericolosità della presenza di soggetti COVID-19 positivi in fase sintomatica in spazi confinati senza che siano state messe in opera tutte le possibili misure di protezione atte a difendersi dal contagio. Una delle possibili concause dell’esplosione dell’epidemia da coronavirus, in assenza di una precoce identificazione dei soggetti infettati, è stata la presenza di soggetti COVID-19 positivi non riconosciuti come tali nelle strutture comunitarie ed in particolare in quelle sanitarie. D’altra parte a fine gennaio, in coincidenza del picco di diffusione influenzale, non era possibile differenziare un quadro influenzale da uno simil influenzale causato da infezione da COVID-19 in particolare in soggetti anziani, pertanto tali pazienti sono stati ricoverati, correttamente dal punto di vista dei percorsi fino ad allora adottati, in aree comuni.
Paradossalmente lo stesso problema si può porre anche oggi che abbiamo imparato a riconoscere la pericolosità del COVID-19 in seguito al mancato riconoscimento di soggetti con polmonite che si presentano in Pronto Soccorso.
AIPO - ITS pubblica lo strumento di lavoro Nazionale da utilizzare per porre la diagnosi di polmonite da COVID-19, attraverso RT-PCR virale, TC torace, ecografia del torace e ricerca degli anticorpi, al fine di adottare un comportamento clinico più efficace nei confronti di questi pazienti.
Approccio pragmatico alla diagnosi di polmonite da SARS-CoV-2 [COVID-19]