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Le malattie causate da fumo di tabacco uccidono ogni anno nel mondo 5 milioni di persone. In Italia i decessi attribuibili al fumo per tumori dell’apparato respiratorio e malattie respiratorie non neoplastiche sono superiori a tutte le altre cause di morte per malattie fumo correlate.
Il fumo di tabacco rappresenta inoltre un’ingente fonte di spesa pubblica. Si stima che la spesa sanitaria pubblica annuale dello Stato Italiano per il trattamento delle malattie legate al fumo sia intorno a 9 milioni di euro. A ciò si aggiungono 12,5 miliardi di euro all’anno, che sono i costi stimati di perdita di produttività legata al fumo di tabacco, dei quali 4,6 per mortalità e 7,9 per malattia.
Il tema della prevenzione e della cura del tabagismo e delle malattie fumo correlate appare attuale in un contesto socio-sanitario caratterizzato da un aumento dell’età media e delle patologie croniche, comprese quelle respiratorie, e dalla necessità di un’assistenza sanitaria economicamente sostenibile.
A fronte di una prevalenza in Italia di fumatori pari a 10,9 milioni (20,8%) risulta abbastanza carente l’informazione fornita dai Medici di Medicina Generale (MMG) ai propri pazienti, sull’esistenza di un CAF operativo nel loro territorio di residenza.

Il presente documento rappresenta il resoconto delle attività comunicazionali e formative realizzate nell’ambito di progetto realizzato nel 2015 grazie al contributo del Gruppo di Studio AIPO “Educazionale, Prevenzione ed Epidemiologia”, con l’obiettivo di migliorare la gestione e definire uno standard operativo per i Centri Antifumo (CAF) a conduzione pneumologica.

 

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