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La disciplina pneumologica, così come molte altre branche della medicina, ha subito negli ultimi anni, profondi mutamenti dovuti al variare del panorama epidemiologico, alla possibilità di utilizzare nuove tecnologie, alla disponibilità di nuovi approcci diagnostici e terapeutici. Tale processo evolutivo diviene sempre più intenso mano a mano che si realizzano nuove acquisizioni, si confermano previsioni già formulate e si ampliano gli orizzonti di intervento. A fronte di questo cammino rapido e inarrestabile che la scienza percorre, la necessità di mantenere un buon livello conoscitivo e adeguati standard operativi diviene ogni giorno più complessa, non potendo prescindere da una impegnativa e costante opera di aggiornamento. Per realizzare questo scopo sono indispensabili strumenti che abbiano come caratteristica dominante la facilità ed immediatezza d'uso. Alla luce di queste considerazioni, dare alle stampe un nuovo trattato di argomento pneumologico potrebbe sembrare anacronistico ed in palese contrasto con le caratteristiche oggi richieste all'aggiornamento medico-scientifico. In sostanza potrebbe apparire elevato il rischio di produrre un altro elegante volume, o serie di volumi, da mettere in bella mostra nella propria biblioteca, in aggiunta a quelli di carattere nazionale o internazionale già esistenti. In realtà, quando abbiamo pensato ad un nuovo trattato di specialità, nella nostra mente era già ben delineato il profilo che esso avrebbe dovuto avere: cioè quello di un'opera di ampio respiro che, rispettando la completezza di trattazione indispensabile per un'opera che debba servire anche di consultazione, potesse tuttavia esprimere un evidente carattere di praticità, derivante dalla esperienza maturata al letto del paziente, negli ambulatori di consulenza e di diagnostica strumentale, nei laboratori di ricerca clinica, e in tutti quegli ambienti ove la pneumologia è "vissuta" quotidianamente. Scorrendo l'indice di questo primo volume si nota infatti come, accanto ad argomenti classici come l'anatomia e la fisiologia dell'apparato respiratorio, ve ne siano altri che fino ad ora sono rimasti piuttosto "negletti" in opere di questo tipo e che invece si impongono in modo sempre più pressante all'attenzione dello pneumologo, come la genetica e la biologia molecolare, le nuove tecniche di ventilazione meccanica, le pratiche riabilitative, la valutazione della qualità di vita e l'utilizzo dei mezzi informatici. L'iniziativa editoriale vuole essere il più possibile espressione della realtà che l'AIPO ha costituito negli anni più recenti e del ruolo che la nostra Associazione svolge quale associazione scientifica specialistica di riferimento a livello nazionale. E' assolutamente necessario tutelare la nostra materia a tutti i livelli e con ogni risorsa disponibile e l'AIPO sta dimostrando di volerlo e saperlo fare. Tuttavia il migliore sostegno alla Pneumologia e l'interpretarla in modo adeguato e competente in tutte le sue numerose branche subspecialistiche quali la fisiopatologia respiratoria, la broncologia, I'infettivologia, la terapia subintensiva, i disturbi respiratori del sonno, I'allergologia, I'oncologia. Il Trattato Italiano di Pneumologia vuole essere sia ideologicamente che operativamente un forte supporto a questa linea d'azione. Per dare poi riscontro all'esigenza di mantenere l'opera costantemente aggiornata, abbiamo scelto l'impostazione editoriale a fogli mobili, che consentirà di inserire periodicamente aggiornamenti prodotti di pari passo con l'evolversi delle conoscenze su ogni singolo argomento. L'impegno è per un aggiornamento reale e sufficientemente rapido per seguire adeguatamente l'evoluzione della nostra materia. A questo primo volume faranno seguito, a cadenza annuale, altri due dedicati alle problematiche di ordine clinico e terapeutico. Il Trattato Italiano di Pneumologia nasce con il concorso di numerosi esperti pneumologi italiani, di estrazione sia universitaria che ospedaliera, individuati sulla base della competenza ed esperienza nel settore specifico. Siamo convinti che questo criterio di scelta sia quello giusto per realizzare un'opera affidabile e di valore, utile sia ai Colleghi più giovani che necessitano di completare il proprio bagaglio di conoscenze pneumologiche, sia a quelli meno giovani che desiderino confrontare la propria esperienza con quanto consolidato da sicure evidenze. Nel ringraziare gli Autori per la sensibilità dimostrata nell'accogliere prontamente la nostra richiesta, il Coordinatore Editoriale, il Comitato Scientifico, la Segreteria Scientifica e tutto lo staff di EDI-AIPO Scientifica per la preziosa ed insostituibile collaborazione, ci è gradito esprimere l'auspicio che il Trattato Italiano di Pneumologia possa essere apprezzato da tutti coloro che a vario titolo sono interessati alla medicina respiratoria e possa divenire un vero punto di riferimento per la Pneumologia italiana. EDI-AIPO Scientifica ha compiuto con la pubblicazione del Trattato un grande sforzo operativo ed editoriale cimentandosi per la prima volta in un'opera di così elevata consistenza realizzativa e spessore culturale. Per una struttura editoriale così giovane, specializzata in pubblicazioni periodiche o comunque di più agile impatto, il confrontarsi con un'opera di queste dimensioni e con l'impegno di un continuo aggiornamento costituisce un momento di indubbia crescita e vuole concretizzare l'ambizione di proporsi come il riferimento editoriale per tutto il mondo pneumologico nazionale.

Claudio Ferdinando Donner
Claudio Maria Sanguinetti