- Pubblicazione il 07 Febbraio 2018
Sono disponibili i risultati del I° Censimento sull’utilizzo dell’ecografia toracica in Pneumologia condotto dall’Accademia di Ecografia Tracica (AdET) in collaborazione con AIPO, SIP/IRS e Chest Italia.
La survey ha visto la partecipazione di più di 500 pneumologi, in particolar modo under40, i cui dati ci permettono di fare un’istantanea sull’utilizzo dell’ecografia in ambito pneumologico: la metodica è di riconosciuta utilità clinica tra gli intervistati, largamente diffusa in particolare nei reparti pneumologici. Nella maggior parte dei casi essa risulta di recente acquisizione (esperienza entro i 5 anni del 79% degli operatori intervistati), grazie alla diffusione di corsi di formazione negli ultimi anni, dei quali buona parte organizzati da AIPO.
Il dato interessante è che nella quasi totalità dei casi i reparti pneumologici possiedono un ecografo, generalmente portatile, utilizzato prevalentemente al letto del paziente, in particolar modo nella gestione del versamento pleurico, anche se il numero di esami eseguiti settimanalmente dal singolo operatore nella maggior parte dei casi è ancora limitato, e spesso l’uso dell’ecografia è limitato all’ambito toracico. Nella maggior parte dei casi viene stilato un referto ecografico. Si è visto inoltre che il mancato utilizzo dell’ecografia è dovuto in particolar modo all’assenza di apparecchiatura disponibile.
Il quadro generale mostra quindi che l’ecografia è divenuta una parte importante dell’attività pneumologica, con ampio impiego nelle varie realtà, diffusa soprattutto tra i giovani colleghi, suscitando grande entusiasmo e curiosità anche in ambito di ricerca (gran parte degli intervistati si renderebbero disponibili a progetti di ricerca in ecografia).