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Il presente articolo propone uno studio qualitativo sul processo che rende alcuni ospedali americani rispetto ad altri più performanti per garantire programmi di riabilitazione pneumologica in pazienti ricoverati in questi centri per recente riacutizzazione di BPCO. Gli ospedali più performanti sono stati identificati mediate il portale federale Medicare data (1), il quale permette di ricavare dati fruibili anonimi sulle tipologie di ricoveri e sugli outcomes ottenuti, in particolare la ricerca si è focalizzata sul numero di pazienti ricoverati per BPCO e la percentuale di questi che ha avuto accesso a programmi di riabilitazione pneumologica entro 90 giorni dalla dimissione. Sono stati definiti performanti quei centri che raggiungevano almeno una percentuale di 6,58%, considerando che la media nazionale americana di accesso a programmi di riabilitazione pneumologica dopo ricovero per BPCO è di circa 1,9% entro i 6 mesi dalla dimissione (1). Tra il Gennaio 2014 e il Settembre 2015 sono stati individuati 17 ospedali di cui 9 hanno aderito alla proposta di ricerca. Questi ospedali distribuiti sul territorio americano sono collocati in aree urbane, sub urbane e rurali, quattro sono strutture che si occupano di insegnamento e il numero di letti medio per centro è 625 (range 25-1514), quattro di questi ospedali hanno attivi programmi per il trapianto polmonare. I programmi di riabilitazione proposti erano principalmente di tipo ospedaliero, ma erano presenti anche programmi in outpatient setting.
Tra il mese di Luglio 2019 e il mese di Giugno 2020 sono state eseguite 9 visite in questi centri, 7 in presenza e 2 virtuali per le regole COVID-19. Durante queste visite oltre a valutare le caratteristiche del centro veniva compiuta dai ricercatori un’intervista diretta su figure coinvolte nel processo di gestione dei pazienti ricoverati con BPCO, per capire quali erano le principali condizioni che rendevano quel centro performante nell’individuare e inviare a programmi riabilitativi quei pazienti ricoverati per BPCO che potevano giovare di percorsi riabilitativi pneumologici in post dimissione. Sono state eseguite in tutto 38 interviste rivolte a direttori medici, pneumologi, medici ospedalieri, fisioterapisti respiratori, fisioterapisti motori, infermieri, operatori sociali, navigators. Sono stati intervistati anche pazienti in ospedale e durante i programmi di riabilitazione pneumologica.
I principali fattori che sono stati individuati come rilevanti per influire sulla percentuale di soggetti poi indirizzati verso programmi di riabilitazione pneumologica sono stati individuati a diversi livelli di interesse, ma tra loro strettamente concatenati e in particolare (2):

  • Politica nazionale: attuazione del CMS hospital readmission reduction program, praticamente la messa in pratica di una serie di strategie su input centrale nazionale per ridurre i re-ricoveri entro 30 giorni in ospedale per qualsiasi causa (3);
  • Sistema sanitario: inteso come supporto e incentivo al percorso virtuoso da parte della direzione medica/sanitaria, nell’ottica poi di guadagno collettivo anche economico sul sistema. La presenza di adeguate risorse economiche rivolte ad implementare la qualità dell’offerta. La presenza di percorsi dedicati al trapianto polmonare, che prevedono il ricorso a riabilitazione specialistica pre e post intervento;
  • Ospedale: identificazione dei pazienti idonei, sensibilizzazione al problema e presenza di percorsi monitorati di gestione della patologia, forte comunicazione interprofessionale tra gli operatori coinvolti, comunicazione con i pazienti e processi di formazione ed educazionali sull’importanza della riabilitazione pneumologica post acuzie per i clinici e i pazienti;
  • Centri di riabilitazione: presa in carico del paziente e strategie per superare le barriere di accesso.

I dati ottenuti da questo studio possono apparire a una prima valutazione piuttosto scontati, in realtà questo lavoro ha il vantaggio di mettere in luce come un programma di riabilitazione pneumologica in pazienti con BPCO principalmente post acuzie rappresenti una priorità nazionale per un sistema sanitario evoluto. Inoltre propone quali siano le reali strategie applicate per rendere il lavoro delle strutture ospedaliere più performanti per tale obiettivo; le strutture più performanti sono quelle che hanno potenziato i sistemi di presa in carico del paziente con BPCO, che ne seguono il percorso di cura anche in riposta alle richieste legislative nazionali, che identificano correttamente il paziente, i suoi bisogni, investono sulla componente educazionale e programmano percorsi rivolti alla dimissione. Inoltre sono quelli che hanno una più alta inter professionalità, curando la comunicazione tra gli operatori e con i pazienti.

Bibliografia:

  1. Spitzer KA, Stefan MS, Priya A, et al. Participation in pulmonary rehabilitation after hospitalization for chronic obstructive pulmonary disease among Medicare beneficiaries. Ann Am Thorac Soc 2019;16:99-106.
  2. Bradley EH, Curry LA, Ramanadhan S, et al. Research in action: using positive deviance to improve quality of health care. Implement Sci 2009;4:25.
  3. Maddocks M, Kon SSC, Singh SJ, Man WDC. Rehabilitation following hospitalization in patients with COPD: can it reduce readmissions? Respirology 2015;20:395-404.