Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi, contenuti personalizzati e annunci.
Formazione medico-scientifica in presenza. Le società scientifiche si rivolgono alle istituzioni

Secondo le più recenti disposizioni legislative, possono riprendere le proiezioni nelle sale cinematografiche, gli spettacoli nei teatri e possono riaprire gli spazi destinati a fiere e congressi ma non possono riprendere le attività formative in presenza rivolte al personale sanitario.

Un coro unanime di voci, composto dalle Società Scientifiche molte delle quali aderenti a Federcongressi&eventi, l’associazione nazionale dei congressi e degli eventi, non ha tardato a fare sentire la propria voce. Anche AIPO-ITS è fra i firmatari della missiva inviata alle istituzioni e volta a chiedere la ripresa di suddette attività del settore medico-scientifico.

Con il DPCM del 14 luglio infatti rimangono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità senza alcuna indicazione circa una possibile ripresa.
Per questa ragione, Federcongressi&eventi ha rivolto in queste ore un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e al Comitato Tecnico Scientifico, chiedendo di autorizzare al più presto la ripresa dell’attività formativa in presenza per il personale sanitario.

Tale divieto ha pesanti ripercussioni sul settore medico-scientifico.  In primis, limita la possibilità di aggiornamento per gli operatori sanitari in un momento in cui questa è fondamentale anche in previsione di una temuta ma non certa nuova ondata dell’infezione virale. Rallenta e pregiudica la possibilità di condivisione e divulgazione della ricerca scientifica che trova in ambito congressuale la sua massima espressione. Appare in netta contraddizione con l’autorizzazione allo svolgimento di eventi e manifestazioni di altro genere e di portata anche più ampia, anche in considerazione degli elevati standard di sicurezza sanitaria tipici degli eventi medico scientifici.
Nella missiva inviata alle istituzioni si ricorda inoltre come, secondo un’indagine conoscitiva su un panel di 2280 operatori sanitari, il 60% si sia dichiarato favorevole a una ripresa degli eventi nel 2020.

Scarica il documento Leggi la lettera

Ufficio Stampa AIPO-ITS