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Asma grave, Malerba: l'aggiunta del tiotropio fra le nuove opzioni terapeutiche

Il 5-10% della popolazione asmatica generale soffre di asma grave, patologia poco conosciuta e ancora sottovalutata.

L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e l’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) hanno dato vita a un Registro Nazionale che consentirà di raccogliere i dati relativi a questa malattia al fine di favorirne una migliore comprensione e gestione con conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

“L’iniziativa è estremamente importante in quanto si tratta di una patologia che grava pesantemente sul sistema sanitario nazionale” commenta Mario Malerba, Professore Associato e Direttore Struttura Complessa di Pneumologia, ASL di Vercelli, Ospedale S. Andrea “il registro promosso dalle due società scientifiche è finalizzato a definire i contorni e le caratteristiche di una patologia ancora poco conosciuta sia da un punto di vista clinico che fenotipico.”

“Anche se la percentuale di pazienti che soffrono di asma grave non è altissima, lo sono i costi associati alla sua cura” continua Malerba. “Il registro fornirà una mappatura della distribuzione geografica di questi pazienti sul territorio italiano. Una migliore conoscenza porterà a una migliore gestione della patologia. Inoltre, i pazienti la cui asma non è controllata dalla combinazione di cortisonico e beta2 agonisti a lunga durata d’azione sono numerosi. Prima di pensare alla somministrazione di farmaci biologici o all’applicazione di tecniche come la termoplastica, entrambi interventi molto costosi, è opportuno valutare l’aggiunta alla tradizionale associazione di un farmaco colinergico: il tiotropio.”

Gli anticolinergici come il tiotropio provocano il rilassamento delle fibre nervose che rivestono i bronchi con conseguente broncodilatazione. L’aggiunta del tiotropio, che non è indicato nella fase acuta ma solo nel controllo della malattia, è indicato nelle Linee Guida Gina 2017 negli step 4 e 5 di gestione della patologia.

“Numerosi studi di real life dimostrano che l’aggiunta di questo farmaco alla terapia di combinazione tradizionale si traduce in una riduzione delle riacutizzazioni con conseguente miglior controllo della malattia, in una riduzione delle ospedalizzazioni e degli accessi al pronto soccorso con una diminuzione dei costi a essi associati” spiega Mario Malerba.

L’efficacia della somministrazione combinata di tiotropio e terapia di associazione cortisonico+beta2 agonista a lunga durata d’azione ha un rilevante razionale se si pensa alla copertura globale dell’anatomia dell’albero respiratorio. Gli anticolinergici agiscono infatti a livello delle vie aeree prossimali mentre i beta2 agonisti a lunga durata d’azione esplicano il loro effetto a livello delle vie aeree distali.

Ufficio Stampa AIPO