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Con l'arrivo della primavera si presentano le allergie ai pollini. I consigli degli esperti

Con l’arrivo della primavera invisibili nubi di polline si riversano nell’atmosfera scatenando, in chi è allergico, reazioni quali starnutazione, tosse e asma.

Dall’ Alleanza contro le malattie respiratorie croniche (GARD) e, in particolare, dal gruppo “Ambiente, clima e salute” arrivano consigli utili per gestire al meglio l’allergia respiratoria non appena si manifesti la sintomatologia. A pubblicarli è il Ministero della Salute, che ha dedicato un’apposita sezione al tema http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=188&area=Vivi_sicuro

Le raccomandazioni degli esperti, che vanno a costituire una campagna educazionale dal titolo “Aria di primavera”, sono raggruppate in quattro punti principali.

Si consiglia di consultare i calendari pollinici, di fare attenzione agli eventi temporaleschi e di tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata.

Durante i periodi di pollinazione evitare:

  • le uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferendo le uscite in prima mattina o tarda serata
  • le gite in campagna, soprattutto se è presente vento e, in special modo, non passeggiare nei prati dove sia stato fatto di recente il taglio dell'erba
  • i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. Se si viaggia in macchina, usare preferibilmente un impianto di aria condizionata, munito di filtri di aerazione anti-polline
  • le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, soprattutto nelle giornate soleggiate e ventose e respirare attraverso il naso che filtra l'aria in entrata o indossare una maschera antipolvere. Evitare inoltre le strade trafficate e le aree verdi
  • lavare con più frequenza i capelli, in quanto i pollini presenti nell’aria possono finire tra i capelli e poi depositarsi sul cuscino durante il sonno

Gennaro D’Amato, membro del gruppo GARD “Ambiente, clima e salute”, nonché Coordinatore della task force dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) sull’asma grave ha inoltre presentato un decalogo per chi soffre di crisi allergiche respiratorie che possono insorgere nel corso di temporali durante la stagione primaverile nei soggetti con allergie ai pollini.

Di seguito i consigli dell’esperto:

  1. Sono state osservate epidemie di asma anche grave in varie parti del mondo ed anche in Italia in concomitanza con temporali durante le stagioni polliniche primaverili e sono stati coinvolti, con un peggioramento dei sintomi, persone con allergia stagionale da pollini.
  2. Le epidemie insorgono quando le concentrazioni atmosferiche di pollini allergenici (soprattutto graminacee e Parietaria, ma ci sono segnalazioni anche con l'olivo e con un micete come l'Alternaria che in realtà è un aero allergene più estivo che primaverile) sono molto alte. Nell'area mediterranea ciò avviene soprattutto nei mesi di aprile, maggio e giugno
  3. E' stata osservata una stretta correlazione tra fasi iniziali (generalmente la prima ora) dei temporali primaverili ed insorgenza di sintomi asmatici in soggetti che soffrono di allergia nasale (rinitici con starnutazione frequente) e/o bronchiale (asmatici)
  4. A presentare sintomi sono soggetti allergici che si trovano in strada quando insorge un temporale e non quelli che sono all'interno di abitazioni o luoghi comunque chiusi. E' stato osservato che persone affette da rinite allergica possono presentare crisi asmatiche improvvise durante i temporali.
  5. Le persone che presentano crisi di asma più grave nel corso di temporali sono generalmente quelle che non eseguono una corretta terapia antiasmatica con adeguato uso inalatorio di farmaci broncodilatatori e cortisonici con dosaggi corretti, adattati all'intensità dei sintomi, come consigliato dal proprio medico.
  6. Soggetti con asma su base non allergica o con sensibilizzazione ad allergeni perenni come gli acari ma senza allergia ai pollini non presentano generalmente aggravamento di sintomi anche se si trovano all'aperto durante i temporali in primavera. E' comunque preferibile che chi soffre di asma eviti di stare in strada durante un temporale perché un brusco abbassamento della temperatura durante un temporale potrebbe contribuire ad un peggioramento delle crisi asmatiche.
  7. In concomitanza con le crisi di asma in primavera non è stato osservato un ruolo peggiorativo epidemico da parte di virus respiratori, che possono essere responsabili di peggioramenti di asma generalmente durante la stagione invernale-preprimaverile. Non ci sono dimostrazioni per pensare che durante i temporali ci sia un ruolo degli inquinanti atmosferici (polveri e componenti gassose) nell'indurre un peggioramento acuto delle crisi di asma allergico. Questi inquinanti inducono un peggioramento delle crisi asmatiche nei centri urbani agendo con continuità in modo cronico e non come avviene in modo acuto durante i temporali. Ovviamente può avere un effetto di peggioramento della sintomatologia allergica il fumo di tabacco non solo attivo ma anche passivo che va assolutamente evitato.
  8. Se una persona con allergia ai pollini vede l'approssimarsi di un temporale è opportuno che eviti di uscire dagli ambienti interni ed eviti di stare con finestre e balconi aperti per almeno i primi trenta minuti del temporale.
  9. Se una persona con allergia ai pollini si trova in strada durante un temporale in primavera è opportuno che si copra il volto (naso e bocca) con un fazzoletto per i primi trenta minuti del temporale evitando di fare respirazioni profonde e che entri in un negozio, praticando una dose suppletiva di terapia antiallergica ed antiasmatica inalatoria ed assumendo un cortisonico anche per via orale secondo consigli medici specialistici. Se avverte un peggioramento notevole della sintomatologia è opportuno che vada o si faccia accompagnare con urgenza ad un pronto soccorso o chiami il 118, dal momento che sono stati osservati crisi di asma grave ed anche decessi per asma in soggetti che hanno atteso parecchio prima di giungere al pronto soccorso.
  10. E’ consigliabile informarsi presso il servizio meteorologico sulle condizioni climatiche delle località dove si vive o dove si programma di andare (anche all’estero) portando con se sempre i medicamenti consigliati ed informandosi anche sugli appositi siti dei calendari pollinici sulla concentrazione dei pollini in atmosfera.

 

Ufficio Stampa AIPO