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Riflettori puntati sull'OSAS. Presentata una mozione in Senato

Presentata al Senato della Repubblica Italiana una mozione sui disturbi respiratori del sonno firmata da dieci senatori.

I firmatari dell’Atto, pubblicato il 14 Febbraio 2017, intendono richiamare l’attenzione dei decisori politici sulla sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno (OSAS).

In particolare, nella mozione si richiede che il Governo avvii una campagna informativa sulla prevenzione e il trattamento di questa condizione che si può manifestare sia in età adulta che in età pediatrica. Tale intervento porterà a un’aumentata consapevolezza del cittadino circa i rischi e le conseguenze legati a queste patologie.

Si chiede inoltre la programmazione di un percorso formativo ad hoc nell’ambito dei corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia che consenta allo studente di acquisire un adeguato bagaglio di conoscenze e competenze volte a garantire una corretta diagnosi ed efficace gestione terapeutica della malattia.

Viene inoltre richiesto l’inserimento della sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti indicate nei livelli essenziali di assistenza (LEA) al fine di garantire una uniformità di gestione su tutto il territorio italiano con una auspicabile semplificazione delle procedure amministrative in carico al paziente.

I firmatari chiedono inoltre l’elaborazione, da parte del Ministero della Salute, di linee guida di riferimento che definiscano i percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali relativi all’OSAS.

Si chiede inoltre al Governo la creazione di una rete ambulatoriale sul territorio che possa contare sul supporto di specialisti esperti nella diagnosi e cura dell’OSAS e che sia collegata a una struttura sanitaria regionale o interregionale di riferimento. Così facendo, nei casi in cui sia necessario, il medico ambulatoriale potrà indirizzare il paziente verso il centro di cura più adatto alle sue esigenze.

Il documento nasce dal proficuo dialogo intercorso fra gli esponenti di tre società scientifiche: l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), l’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS) e la World Association of Sleep Medicine (WASM). Un forte contributo è arrivato inoltre dall’Associazione Apnoici Italiani Onlus (AAI).

“Nella mozione presentata in Senato viene sottolineato come lo strumento più efficace per contrastare la patologia sia la prevenzione attraverso azioni mirate volte a ridurre i rischi e ad avviare accertamenti specialistici, laddove necessario, che portino a una precoce diagnosi e a un tempestivo intervento terapeutico efficace” commenta Giuseppe Insalaco, Primo Ricercatore IBIM – CNR, Palermo, pneumologo, nonché componente del Comitato Esecutivo di AIPO, che ha partecipato all’elaborazione del documento.

La sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno è una condizione caratterizzata da una parziale o totale ostruzione delle vie aeree superiori che si verifica durante il sonno e provoca una riduzione dell’ossigenazione e conseguenti risvegli notturni. Per questa ragione a questa patologia è frequentemente associata una cattiva qualità del sonno alla quale consegue una pessima qualità della vita. La riduzione delle ore di sonno può alterare le funzioni cognitive, il funzionamento del sistema immunitario e il tono dell’umore.

Studi scientifici sia di tipo prospettico che retrospettivi hanno dimostrato come la sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno avere ripercussioni importanti a livello cardiovascolare: l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, l’insufficienza cardiaca cronica, l’arteriosclerosi, la coronaropatia e l’ictus. L’OSAS è anche riconosciuta come fattore di rischio per l’insorgenza del diabete di tipo 2.

Ufficio Stampa AIPO